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Ospedale Giovanni Paolo II

C.da Cisternazzi, 97100 Ragusa RG

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Medico con i file

La nostra missione

La medicina nucleare  dell'Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa si occupa prevalentemente di attività diagnostica con metodica PET-TC con l'utilizzo del  radiofarmaco 18F-FDG. 
La metodica viene impiegata principalmente in campo oncologico nelle varie fasi di stadiazione, controllo dell’efficacia delle terapie e nel sospetto di recidiva.
La metodica viene anche utilizzata per la diagnosi differenziale delle demenze.
Altri servizi erogati riguardano le metodiche di medicina nucleare tradizionale:

-  Scintigrafie scheletriche
​-  Scintigrafie renali  
-  Scintigrafie per l’individuazione del linfonodo sentinella in pazienti con neoplasia mammaria o con melanoma.
-  Scintigrafia tiroidea e  paratiroidea
- Spet Cerebrale con traccianti recettoriali presinaptici ( 123I-FP-CIT) per la diagnostica dei Parkinsonismi

MRI

Cos'è  un indagine PET con 18F-FDG e come si esegue?

PET/TC  significa tomografia ad emissione di positroni, consiste nella somministrazione endovenosa di un radiofarmaco e nella rilevazione della sua distribuzione nell’organismo con associata una TC non diagnostica.

  • E’ indispensabile, prima dell'esame, un periodo di digiuno di almeno 6 h e la sera prima dell’esame evitare si assumere carboidrati (pane, pasta, patate, dolci).

  • Il giorno precedente l’esame evitare sforzi fisici.

  •  In Medicina Nucleare  verrà controllato il valore della glicemia prima dell'iniezione (in caso di valori superiori a 200 mg/dl l'esame non verrà eseguito).   

  •  Verrà iniettata una soluzione di 18F-FDG (un analogo radiomarcato del glucosio) tramite un accesso venoso.     

  •  L'acquisizione delle immagini verrà eseguita dopo un periodo di attesa di circa 60 minuti, necessario affinchè il farmaco si distribuisca nell’organismo e durerà 20 minuti   

  • Dopo aver lasciato il centro PET si raccomanda di evitare, per un periodo di almeno 8 h, rapporti di vicinanza stretta con donne in stato di gravidanza e bambini.

 

Scansioni Analisi

La Medicina Nucleare Cos'è? A cosa serve? E' pericolosa?

La Medicina Nucleare è la branca specialistica della medicina che si avvale dell'uso di radionuclidi artificiali a scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica.

Al contrario delle immagini radiologiche, che vengono ottenute sfruttando l'attenuazione del fascio di radiazioni "x" da parte dei tessuti interposti tra l'apparecchiatura che le ha prodotte e il sistema di rilevazione, le immagini medico-nucleari vengono ottenute per mezzo della rilevazione di radiazioni emesse da radiofarmaci distribuiti nell'organismo.E' quindi il paziente che emette le radiazioni  che vengono registrate da apposite apparecchiature in grado di ricreare l'immagine corrispondente.

Rispetto alle altre metodiche di "imaging" (TC e RMN), le immagini medico-nucleari sono caratterizzate, in genere, da un dettaglio morfologico inferiore, ma sono molto più ricche di informazioni funzionali.

Recarsi presso un centro di medicina nucleare per sottoporsi ad una indagine diagnostica, oltre all'inevitabile ansia dell'attesa del responso diagnostico, non deve generare preoccupazioni riguardo alla pericolosità o alla dolorosità delle metodiche impiegate. In molti casi, il disagio maggiore è l'attesa causata dai tempi tecnici necessari per l'esecuzione di alcuni esami.La medicina nucleare, al contrario della radiologia che è ormai ben conosciuta anche dal pubblico, è però ancora circondata da un alone di mistero e di timore, legato più che altro all'aggettivo "nucleare".

Questo termine, che fa riaffiorare alla memoria olocausti bellici e tragedie recenti, indica che le radiazioni utilizzate provengono dai nuclei atomici, al contrario dei raggi "x" utilizzati in radiologia che provengono dagli orbitali elettronici.I radiofarmaci usati possono essere considerati del tutto sicuri in quanto, in anni di impiego clinico rigorosamente controllato in tutte le medicine nucleari del mondo, è stato osservato un numero esiguo di reazioni avverse.

I radiofarmaci utilizzati in Medicina Nucleare inoltre non vanno confusi i mezzi di contrasto usati in radiologia e pertanto non danno reazioni allergiche e non sono controindicati nei pazienti con insufficenza renale. ​

Medico e paziente

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AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
DI RAGUSA

Pagina Didattica Medicina Nucleare UNIPD

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